VINI DELLA BORGOGNA
Culla del
Pinot Nero e dello
Chardonnay, in
Borgogna la produzione del vino si perde nella notte dei tempi.
E’ proprio la produzione di Pinot Nero e Chardonnay, vini autoctoni della Borgogna, a far si che questa regione sia considerata come riferimento da tutte le altre zone che producono la stessa tipologia di vini.
La Borgogna si divide in sotto-zone, tra le quali si devono ricordare lo Chablis, la Côte Chalonnaise, la Beaujolais, la celeberrima
Côte d’Or, sotto-zona che a sua volta si divide nella
Côte de Nuit a nord e nella
Côte de Beaune a sud.
VINI DI BORGOGNA – I BIANCHI: LO CHARDONNAY E IL PINOT NERO
Tra i
vini di Borgogna più famosi e diffusi al mondo, come non parlare dello
Chardonnay e del
Pinot Nero?
Lo
Chardonnay, tra i vitigni più coltivati al mondo e per questo definito un vitigno “internazionale”, si adatta a diversi climi e territori; trova però la sua massima espressione in Borgogna, in particolare nello Chablis, la zona più a nord della Borgogna, e soprattutto nella Côte de Beaune, nel sud della Borgogna, con gli indimenticabili Montrachet, prodotti nel cosiddetto “triangolo d’oro”: Mersault, Puligny-Montrachet e Chassagne-Montrachet, tre villaggi che rappresentato tre diversi stili di un unico vitigno.
Non solo
Chardonnay, tra i
vini di Borgogna che è d’obbligo menzionare; anche il
Pinot Nero, infatti, rappresenta un’eccellenza della Borgogna, regione che ha tutte le caratteristiche per una perfetta coltivazione di questo vitigno e per far esprimere al meglio il vino che da questo ne deriva. Il Pinot Nero trova la sua massima espressione nel nord della Borgogna, nella Côte de Nuit, dove si trovano i Grand Cru più celebrati al mondo.
VINI E TERRE DI BORGOGNA: COME SI PRESENTA IL TERRITORIO?
La Borgogna si caratterizza fortemente proprio per la frammentazione, in parte legata al codice napoleonico che imponeva la ripartizione uguale dell’eredità tra i discendenti. La dimensione media dei Domaine (così qui si identificano i vitigni di proprietà dei produttori che li coltivano direttamente) è di soli 7 ettari. Questa estrema frammentazione ha come conseguenza una prerogativa del vino di Borgogna, l’estrema variabilità legata al lavoro dell’uomo.
Per completare questo quadro fatto di piccoli tasselli, si deve arrivare al singolo
Climat, ovvero all’
appezzamento coltivato a vite. Se ne contano circa 1500 in Borgogna, e ciascun Climat è quasi sempre condiviso da diversi vignaioli, filare per filare. Le rare eccezioni, per le quali un singolo produttore coltiva un intero Climat, vengono indicate con il termine Monopole. Il
Domaine de la Romanée Conti, con la proprietà dei Climat
La Romanée Conti e
La Tâche, ne è forse l’esempio più famoso. Altro storico produttore nella Côte de Nuit, che ha originariamente condiviso la coltivazione de La Romanée Conti, è l’iconica Madame Leroy. Leroy produce vini sia da uve coltivate in proprio (
Domaine Leroy) sia come Négociant (
Maison Leroy). Il fenomeno dei Négociant è tipico di una regione che vede così fortemente frammentate le proprietà dei singoli vigneti.
Non vi resta che scoprire
i vini di Borgogna e assaporarne le loro note e fragranze uniche al mondo: su Enotic potete trovare molti vini di Borgogna, dai meravigliosi, longevi Pinot Neri di
Faiveley,
Bertagna e
Prieur, alle varie espressioni dello
Chardonnay.